Doc, Anteprima mondiale, Opera seconda
Da bambino, il regista ne era convinto: suo zio Massimo e Lucio Dalla si assomigliavano. Anzi, erano la stessa persona. Complicati, eccezionali, diversi. Oggi, nel film, Francesco Frisari esplora quell’impossibile somiglianza, che gli aveva permesso di capire la disabilità di suo zio. Mentre ne osserva la vita quotidiana, i giochi e le ossessioni, ritrova Lucio Dalla che parla e canta di solitudine, rabbia, gabbie e libertà. In questo gioco di specchi, il regista arriva così a guardare sé stesso e le proprie difficoltà. a riflettere sulle proprie somiglianze con zio Massimo.