Il Concorso Internazionale raccoglie i documentari più affascinanti e attesi provenienti da tutto il mondo, Italia compresa. I film selezionati per questa sezione ci regalano prospettive inedite su vite, mondi e vicende che vale la pena conoscere.
Per la cultura islamica, Barzakh rappresenta un mondo intermedio, una fase di passaggio tra la vita e la morte fisica. Uno spazio che si colloca tra l’inferno e il paradiso. Un nonluogo vero, reale. Chiunque vi entra verrà sottoposto a giudizio, ma non saprà quali saranno le sorti del suo destino. Barzakh racconta questo mondo fantasmagorico. Al centro del racconto un gruppo di ragazzi intrappolati tra due mondi: il Marocco, l’inferno da cui pensano di scappare, e l’Europa, il paradiso in cui sperano di approdare. La vera sfida è lo spazio che li separa. E rimanere in vita fino a sera. E la paura. Svegliarsi nel cuore della notte per abbracciare un nuovo giorno lontano da qualsiasi riparo. E guardare la vita che si desidera, in silenzio.
A causa di una grave disabilità motoria, Claudia non può muoversi liberamente ed è assistita dalla madre. A ventun anni è ancora vergine e si chiede cosa sia il piacere. Un giorno arriva nella sua vita un lovegiver, un uomo che fornisce aiuto alle persone con disabilità per scoprire il corpo e la sessualità. Seguiti da un’equipe di specialisti, i due iniziano un ciclo di incontri sempre più intimi. Il progetto prevede un protocollo con una regola di difficile applicazione: vietato innamorarsi.
Premiato al Sundance Film Festival 2020 per la miglior regia nella categoria World Cinema Documentary. Anna, madre single, insieme ai suoi quattro figli, vive al confine della zona di guerra di Donbas, in Ucraina. Nonostante il mondo esteriore sia pieno di bombardamenti e di caos, la loro casa resta un rifugio sicuro, pieno di gioia e di vitalità. La passione di tutti i membri della famiglia per il cinema, li spinge a filmare alcune scene della propria vita quotidiana durante il periodo di guerra. Per Anna e i suoi bambini, la conversione del trauma in arte è il modo migliore per rimanere umani. La proiezione di questo film è in collaborazione con Associazione Orlando e Biblioteca Italiana delle Donne.
Brasile, anni Novanta, un panorama politico caotico. Clara è tormentata dall’ansia e trova conforto affamando il proprio corpo. Fa del digiuno un’esperienza di piacere e sofferenza estrema. In questa docufiction sperimentale basata sui veri diari segreti di donne che soffrono di anoressia, la malattia diventa per la protagonista un modo per affrontare l’età adulta e per trovare il suo posto in un mondo incerto, brutale, surreale. La proiezione di questo film è in collaborazione con Associazione Orlando e Biblioteca Italiana delle Donne.
Un monastero isolato tra le colline italiane. Un Maestro di kung fu. Una comunità di monaci cristiani con un tocco di discipline orientali. Una sola fede: combattere il male nel nome del Padre. I Monaci Guerrieri, ex campioni di arti marziali, da vent’anni si preparano ad una guerra più “alta”, tra preghiere notturne e allenamenti massacranti. Un viaggio poetico ed emotivo in un mondo sconosciuto, un film per indagare le motivazioni profonde di una scelta radicale, le ragioni della devozione. Cosa si è disposti a perdere, per vincere in nome della fede?
It Takes A Family è il racconto dei segreti e dei ricordi soffocati di Susanne e della sua famiglia. Susanne Kovács, regista e protagonista dell’opera, è nipote di una coppia di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, figlia di madre tedesca e di padre ebreo-danese. Agli occhi dei nonni la nascita di Susanne è un richiamo costante al proprio tragico passato, è la figlia del nemico. Anni dopo, Susanne incomincia a porre delle domande per poi scoprire che all’interno della sua famiglia tormentata c’è una guerra che non ha mai visto la fine. In qualche modo gli orrori del passato sono sempre stati presenti. Il trauma è assordante e tuttavia rimane inespresso.
Il barone di Inneryne, Ronald Busch Reisinge, passa il tempo a bordo di navi lussuose, in compagnia di coppie innamorate, famiglie benestanti, staff laboriosi e anziani pensionati. Seguiamo il barone su una di queste navi, mentre sfila indossando vestiti feudali e mantelli regali, che a prima vista lo rendono arrogante, vanitoso. Si mostra orgoglioso del suo status, della sua ricchezza e della sua vita stravagante. Eppure c’è qualcosa di autentico sotto tutta la sua spavalderia: il desiderio umano universale di sentirsi accettato ed apprezzato.
Ogni anno migliaia di cinesi Hui, un popolo principalmente musulmano proveniente da Qinghai, provincia della Cina occidentale, vanno a lavorare nei ristoranti di noodles in tutta la Cina. È andata così anche per il quattordicenne Ma Xiang, costretto ad abbandonare la scuola per pagare i debiti del padre. Per Ma Xiang la felicità si trova nei ricordi dei brevi momenti trascorsi con la madre. Ora fatica a ritrovare quel senso di pace, affrontando le differenze inattese tra la sua città natale e un mondo esterno sconosciuto, così come le sfide e le difficoltà della vita. Questo piccolo ristorantino di noodles potrà offrire un nuovo inizio al suo percorso verso la felicità?
Il giovane Peyangki vive e studia in un pittoresco monastero immerso nelle montagne del Bhutan. Da qualche anno il Re ha permesso l’utilizzo di televisione e internet, così le tradizionali abitudini, la luce delle candele e la recita delle preghiere devono ora competere con il nuovo potere degli smartphones e della connessione. In privato, Peyangki è appassionato di canzoni d’amore, e si innamora su WeChat di una giovane cantante di Thimphu. Non interessato agli studi, rimproverato dai maestri, comincia a vendere medicinali naturali, allo scopo di guadagnare abbastanza per poter lasciare il monastero alla ricerca dell’unica persona che sogna giorno e notte. Cederà al romanticismo e alle tentazioni della città, o ritornerà alla sua vita casta nel monastero?
Stati Uniti d’America, tempo presente. Treni merci attraversano il paesaggio, strisciando come giganti serpenti di ferro. Ivy, Karen e Christina si lasciano tutto alle spalle, sfidando il pericolo per attraversare il Paese, a bordo di questi treni. Li aspettano passare, nascoste tra i cespugli, dormendo sotto i ponti di superstrade. Tra il rumore delle rotaie e lo stridio della bestia di metallo, il regista diventa il compagno di viaggio delle tre donne. Nel corso del viaggio su ferrovia, e ovunque il destino le possa condurre, le loro traiettorie si incrociano e riecheggiano: il desiderio di vivere, la ricerca spirituale, la ribellione eterna. Più forti della società, più forti degli uomini: loro sono libere. La proiezione di questo film è in collaborazione con Associazione Orlando, Biblioteca Italiana delle Donne e Piazza Grande.
Un ragazzino rom di dieci anni che vive in Svezia cerca di scendere a patti con una misteriosa malattia, la cosiddetta Sindrome della Rassegnazione, che ha ridotto in coma le sue due sorelle. La sua famiglia, molto unita ed affiatata, sta cercando di ricostruirsi una vita normale, lontano dalla persecuzione vissuta nel Paese d’origine, il Kosovo. Mentre il futuro della famiglia rimane sospeso, in attesa della conferma di approvazione della richiesta di asilo, il giovane Furkhan sogna di poter costruire una navicella spaziale, su cui partire per lasciarsi tutto alle spalle
Saga familiare nel documentario diretto da Janna Ji Wonders, che si imbarca in un viaggio a ritroso nel tempo. Partendo dal ristorante gestito dalla famiglia sulle rive del lago Walchensee, nella Baviera del Sud, arrivando alla “Summer of Love” vissuta negli anni '60 con la sorella a San Francisco, Janna va alla scoperta dei segreti di famiglia per risalire alle diverse personalità che compongono il suo albero generazionale. Una storia familiare senza tempo sulla ricerca della propria identità, sulla realizzazione personale, su amore, dolore, dipendenza, perdita, psicosi, nascita e morte. Un film sul ciclo della vita.