Lo scorso novembre la 42 Records pubblica “Different Times”, il nuovo album in studio dei Giardini di Mirò: a quattro anni da “Rapsodia satanica” (2014) – sonorizzazione del film omonimo di Nino Oxilia del 1917 – e a sei anni da “Good Luck” (2012), ultimo disco di inediti della band, ritorna l’universo sonoro del gruppo reggiano, tra classicità e novità. Un ritorno in grande stile che parte dal passato e crea un ponte col futuro: dopo quasi 15 anni i Giardini Di Mirò sono tornati a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore col quale avevano realizzato i loro primi due album. Due dischi che fondamentali per la storia e l’evoluzione della scena indie italiana che guardava all’Europa come una possibilità concreta.
Aperitivo a cura di Bea