Un giorno sono stata a Berlino e sono entrata nella Ballhaus. Lì si ballava e basta, e nessuno ti chiedeva perché lo facessi, da dove provenissi e se avessi fatto brutti sogni. Le persone danzavano, ti invitavano a ballare e ridevano fino a che gli occhi non si chiudevano perché dalla sera era arrivata la mattina. Piccolo laboratorio di movimento e contact tra segni e disegni.