All’interno del mercato del documentario Bio To B - Industry Days | Doc, proponiamo un momento unico e sperimentale di incontro tra cinema del reale e pensiero contemporaneo: un’ora e mezza di immersione in tre progetti documentari ancora in fase embrionale, nel momento di massimo potenziale creativo, quando ancora tutto può succedere.
Il format intende scardinare le consuetudini del pitching tradizionale e contaminare i processi creativi, offrendo alle storie in potenza nuove possibilità di crescita, nuovi punti di vista, nuovi sguardi e nuove voci.
In questo spazio aperto e inedito, le idee e le suggestioni saranno sollecitate, stimolate, condivise, messe in discussione e interrogate da tre personalità della cultura contemporanea, provenienti da campi non strettamente legati all’audiovisivo in visa di conferma, come ad esempio: antropologi, scrittori, filosofi, teatranti, artisti, ecc… Voci libere, chiamate non a giudicare, ma a ispirare interrogare, aprire nuove traiettorie.
Davanti a una platea di accreditati — produttori, commissioning editors e professionisti del settore — ogni progetto avrà: 10 minuti per raccontarsi attraverso un pitch (speech + teaser); 15 minuti di dialogo e confronto con i tre esperti. La sessione si chiuderà con brevi conclusioni a cura della moderatrice, per raccogliere stimoli e intuizioni.
Nell'anno 2786, Johanne, una giovane viaggiatrice tedesca, ripercorre - mille anni dopo Goethe - il leggendario viaggio attraverso l'Italia, riflettendo su cosa significhi attraversare una terra plasmata dall'Antropocene. I suoi pensieri formano un audio-diario intimo e filosofico, in cui si intrecciano emozioni e osservazioni. Parallelamente, le immagini rivelano un'Italia sospesa tra passato, presente e futuro, ritratta come un immenso parco di divertimenti a cielo aperto, dove la bellezza da cartolina è fratturata dalle trasformazioni - a volte armoniose, a volte violente - operate dalla mano dell'uomo.
A venticinque anni, Michael scopre l'identità della sua madre biologica: Maria Antonietta, una donna senza fissa dimora e madre di cinque figli, quattro dei quali portati via dai servizi sociali. Camilla, la sua madre adottiva, lo ha accolto poco dopo aver provato il dolore di due aborti spontanei. Anche Valentina, sorella adottiva di Michael, ha iniziato presto la sua ricerca di maternità e, come lui, ha deciso di risalire alle proprie origini. Tre donne, legate da due fili invisibili: da una parte la maternità - con le sue gioie, le sue lotte e i suoi traumi - dall'altra Michael - il figlio perduto, il figlio ritrovato, il figlio conteso. Spinto dal desiderio di scoprire se stesso e di comprendere le identità materne che lo circondano, Michael prende in mano una telecamera e intraprende un viaggio profondo e terapeutico. Attraverso l'obiettivo del cinema, si avvicina alle tre donne che hanno segnato la sua vita, dando voce a tre esperienze parallele di maternità e alla loro sorprendente capacità di amare.
Le montagne dell'Appennino calabrese si riflettono nel mare: sembrano vuote, disperse. Ma se si guarda bene, tra gli alberi secolari e le strade che salgono verso il cielo, non c'è niente di più pieno. Le montagne emettono frequenze che agitano l'anima, assorbono e riflettono la luce. Sono come la foresta di Lyman, là fuori nel cosmo. Non poteva che essere qui che Sandra Savaglio sarebbe tornata - dopo una vita trascorsa nei migliori centri di astrofisica del mondo - in un luogo che rispecchia i misteri dello spazio. Tra cani, nipoti, ammiratori, sacerdoti, edifici incompiuti, alberi secolari, rifiuti per strada e stelle visibili come in pochi altri posti al mondo. Tutto questo, in attesa dell'esplosione di una supernova. Alla fine, Sandra desidera solo una cosa: una luce così potente da riempire il cielo e illuminare la sua terra.
